Non tutte le varietà di olivo si adattano completamente a ogni terreno. Ci sono diversi studi che testimoniano che ogni varietà di ulivo ha la sua tipologia di terreno prediletto. Ad esempio la varietà Coratina non ama i suoli troppo sassosi, come invece accade per la Carolea.
In linea generale, e questo vale per tutte le piante, il terreno è il luogo dove hanno vita i processi nutritivi ed è quindi fondamentale capire la tipologia di terreno più adatta. L’ulivo è una pianta che può crescere in terreni poveri, ma questi ultimi non possono assolutamente essere caratterizzati da scarsità di nutritivi e sostanze organiche, altrimenti bisogna procedere con la concimazione del terreno. Come tipologia di terreni, in genere l’ulivo ama crescere nei terreni sciolti, ghiaiosi e altamente ossigenati. Infatti, alcuni suoli possono addirittura provocare la morte della pianta, come nel caso dei terreni argillosi, nei i quali l’acqua tende a ristagnare provocando anche la morte della pianta stessa per mancanza di ossigeno alle radici.
Più da vicino, i terreni possono essere marnosi-argillosi, calcarei-carsici- organici, ghiaiosi e argillosi. I primi sono dotati di buona fertilità e sono in grado di fissare le sostanze concimanti. Hanno una buona capacità di ritenzione idrica e quindi, prima di procedere con la costruzione dell’oliveto, bisogna assicurarsi che non vi siano ristagni. I terreni calcarei carsici sono solitamente di colore rosso e favoriscono molto il defluire delle acque. L’unico difetto è che sono poveri di sostanze nutritive, di conseguenza necessitano di concimazione. Molto nutrienti sono i terreni organici, che contengono grandi quantità di sostanze organiche e nutritive, tant’è vero che non necessitano di concimazione. Poi ci sono i terreni ghiaiosi che presentano un’alta capacità di drenaggio delle acque, che portano però con sé anche gli elementi nutritivi. Infine vi sono i terreni argillosi, che non sono adatti alla coltura dell’ulivo come già accennato. Si può comunque praticare eliminando i ristagni idrici dannosi per la pianta.
Tra le diverse specie di ulivo, la Carolea è quella che maggiormente si adatta ai terreni sottoposti a stress idrico e solitamente più poveri di nutrienti mentre la Coratina non riesce a crescere in maniera adeguata in terreni di questo tipo. Ne risulta che la Carolea è il genotipo con le maggiori possibilità di adattamento a condizioni stressanti dovute a carenza idrica e, quindi, potrebbe essere il più adatto a sopravvivere in suoli fortemente limitanti la vita delle piante e a maggior rischio di desertificazione.
Foto di James Frid da Pexels